venerdì 16 dicembre 2011

Diario di bordo 4

...poi festa!!
E così si è conclusa la mia esperienza di tirocinio prenatalizio!


Con due mastre fantastiche.

giovedì 15 dicembre 2011

Diario di bordo 3

Verifica e...

Oggi ho svolto l'ultima parte del mio lavoro: la tanto temuta prova di verifica...ma che per fortuna nella scuola dell'infanzia viene vista come un gioco, in quanto i bambini ancora non si possono rendere conto del valore che ha per le insegnanti, le quali da lì possono comprendere a che punto sono i bambini, quali sono i concetti che hanno acquisito e su quali invece insistere affinché entrino a far parte del loro bagaglio esperienziale e culturale.
in ogni caso prima di affrontare la prova con i bambini, abbiamo ripetuto la storia che avevo raccontato loro, "Gli aiutanti di Babbo Natale" e ho potuto notare come alcuni bambini abbiano memorizzato bene la storia e rispondevano attivamente al ripasso, mentre altri mi guardavano come se stessero ascoltando per la prima volta le mi parole. Ovviamente questo dipende molto anche dalla partecipazione dei bambini, da quanto si sentono coinvolti e dalla memoria che essi hanno. In ogni caso, una volta concluso il ripasso, ho chiamato i bambini a gruppi: ad ogni gruppo ho presentato sei fotocopie, tre con gli nomi, Teo, Nico e Tibirò; ciascuno con lo strumento della sua specifica attività, e tre con gli oggetti del loro lavoro e i bambini dovevano associarle. I risultati sono stai abbastanza buoni, in particolare due gruppi, in cui hanno agito tutti i componenti e non solo quelli più svegli, come è accaduto negli altri. Questo è l'insieme del lavoro:





mercoledì 7 dicembre 2011

Diario di bordo 3

Quinto giorno...e la mia epserienza nella scuola dell'infanzia sta per concludersi, ma sto incamerando tanto per quello che rigurda la mia crescita professionale.
Questa mattina abbiamo concluso il disegno dei famosi "Aiutanti di Babbo Natale" e guardate che cosa ne è venuto fuori?



Questi sono due dei diversi gnomi che hanno realizzato i bambini, con il nostro aiuto. Dopo aver colorato tutto il disegno con i colori a cera, sono state applicate sul cappello, sulla base di colla vinilica diluita con acqua, palline rosse di carta velina, realizzate dai bambini. Poi, sempre con la colla vinilica, sono stati aggiunti dei batuffoli di ovatta sulla punta del cappello e sui pon pon delle scarpe...e come  ciliegina sulla torta, due bottoni sulla giacca del vestito, applicati con la colla a caldo.
Tutto questo per insegnare ai bambini diverse tecniche grafico-pittriche e perchè ci sia un passaggio dall'astratto al concreto, cioè per rendere il più reale possibile tutto quello che fanno e perchè rientrino a far parte del proprio vissuto esperenziale.
Collegato alla mia attività, le insegnanti hanno fatto realizzare ai bambini una fotocopia sui regali di Natale: sono state ritagliate immagini di giocattoli dai diversi volantini che entrano enlle case, ovviamente i giocattoli sono stati scelti dai bambini, perchè rappresentano ciò che essi vorrebbero come regalo di Natale, e poi sono state incollate sulla fotcopia vuota...ecco un esempio:


Ho anche assistito alle prove della recita di Natale, che avrà luogo il 16/12/2011, e a cui prenderò parte, per concludere questa fantastica esperienza di tirocinio di questo primo semestre. E' bello vedere i bambini che seguono la maestra nei movimenti che sono stati loro precedentemente insegnati eci sono alcuni bambini che antipano anche la maestra, perchè li hanno memorizzato molto bene. Tutto questo aiuta la memoria a breve termine dei bambini, ma è anche un piccolo passaggio per quella a lungo termine, anche se i bambini sono molto piccoli. Ad incrementare questo procedimento è utile anche la memorizzazione di poesie, in questo caso una ideata proprio per l'occasione dalle insegnanti, che dice così:

SIAMO GLI GNOMI DI NATALE E
PER QUESTA FESTA COS' SPECIALE
TANTE PROMESSE VOGLIAMO FARE.

DI ESSERE BUONI E UBBIDIENTI
NOI PROMETTIAMO ALLE INSEGNANTI.
ALLE POVERE BIDELLE
DI NON FARE PIU' MARACHELLE.
E A VOI CARI GENITORI
DI DIVENTARE DEI VERI TESORI.

QUANTI SFORZI DOBBIAMO FARE
TANTE REGOLE DA RISPETTARE
SIAMO PICCOLI E BIRICCHINI
SIAMO SOLO DEI BAMBINI
FESTEGGIAMO IN COMPAGNIA
IL NATALE IN ALLEGRIA.

Accanto all'aspetto pagano del Natale, ma non secondario, viene affrontato anche l'aspetto religioso, infatti oggi, proprio in prossimità della festività dall'Immacolata Concezione, è stato raccontato ai bambini l'avvenimento dell'annunciazione della nscita di Gesù ai bambini e successivamente proprio quello della Sua nascita nella mangiatoia, dopo che Maria e Giuseppe sono stati scacciati dai diversi alberghi e per concludere, i bambini hanno colorato due schede sul proprio libro di religione, inerenti proprio a questi eventi.
E per conludere? Sto elaborando l'attività di verifica, che spero riporti buoni risultati.




lunedì 5 dicembre 2011

Diario di bordo 2

Oggi la seconda parte della mia attività, che con grande piacere procede molto partrecipata, sia dai bambini, sia dalle docenti, che mi aiutano con entusiasmo e io ripago con la stessa moneta, dadno una grande mano nelle attività della classe, anzi addirittura la prima parte della mattinata è tutta mia: sono io che faccio l'appello, che ripeto insieme ai bambini i giorni della settimana, i mesi dell'anno e le stagioni, il meteo giornaliero.
A proposito di ciò ecco le immagini, di come sono strutturate queste attività:





Ma andiamo avanti...e tornando agli aiutanti di Babbo Natale, oggi con i bambini ho colorato la fotocopia dello gnomo, che poteva essere uno dei tre protagonisti a scelta: ogni bambino ha colorato le singole parti, cioè cappello, vestito, scarpe e soprattutto, volto e mani. Io e la maestra chiamavamo un bambino per volta e davamo loro il colore specifico per colorare quella determinata parte, per evitare che i bambini potessero fare confusione, anche se è stato fatto comunque qualche "pasticcio". E per concludere...manca ancora qualche piccolo dettaglio, che svelerò la prossima volta, con un'immagine.
Inoltre nell'arco della giornata è stata svolta una verifica rigurdante le figure tonde: su quattro oggetti, i bambini dovevano trovare l'intruso, cioè quello che non era tondo. Quasi tutti i bambini hanno acquisito questo concetto, anche se ancora qualche dubbio era presente, ma la maestra ha immediatamente provveduto ad intensificare il concetto.
E' utile effettuare queste attività di verfica, anche se così piccoli, perchè ci si può subito adoperare per recuperare i bambini e per evitare che accumulino lacune, gravi per il futuro.
Le tecniche adottate dalle insegnanti sono utili per la mia crescita personale, sia per quanto rigurda l'aspetto formativo, che quello di vita: posso imparare tutte le tecniche educative sia grafico-pittoriche, sia pedagogiche, ma anche tutto quello che ruota attorno all'insegnamento della scuola dell'infanzia.

lunedì 28 novembre 2011

Lo svolgimento - Diario di bordo 1

Prima di raccontare quanto accaduto oggi, voglio aggiungere una cosa la post precedente: accanto al cartellone dei giorni della settimana è presente un altro cartellone con l'elenco dei simboli che contraddisnguono i bambini, simboli che accompagneranno i bambini per tutto il corso della scuola dell'infanzia, e che ogni giorno viene aggiornato perchè vengono designati due bambini, di solito un maschio e una femmina, come aiutanti della maestra: questa è una scelta importante perchè permette ai bambini di prendersi delle responsabilità e di rispettare delle piccole regole. Il compito degli aiutanti è quello di aprire la fila quando si va in bagno, a mensa o in palestra, distribuire i fogli delle singole attività che svolgono durante la giornata ed altre piccole cose: ovviamente i compiti aumentano di difficoltà con la crescita.
Ma torniamo ad oggi: questa mattina ho condotto tutte la attività dell'accoglienza e quelle successive, relative ai giorni della settimana, al tempo meteorologico, ai mesi dell'anno e alle stagioni: l'impatto per i bambini è stato positivo, addirittura mi guardavano divertiti, ma non per questo non hanno svolto quanto sono abituati a fare con le loro insegnanti, e questo è stato molto gratificante. Come anche è gratificante che i bambini mi reputano un'insegnante della classe a tutti gli effetti, anche se solo per qualche periodo, perchè le insegnanti accoglienti non hanno avuto alcuna difficoltà ad accettarmi, a farmi sentire parte attiva della classe, a darmi tutta la loro disonibilità per rendere la mia esperienza il più possibile positiva, dandomi tutte le informazioni necessarie per la mia formazione, aiutandomi nell'attività da svolgere per il tirocinio e anche per il mio lavoro.
Questa mattina inoltre ho iniziato la mia attività di tirocinio, che premetto sarà frammentata, primo perchè i bambini sono piccoli e non posso presentare loro i contenuti tutti insieme, secondo perchè dcevono alternarla con le attività della classe e terzo perchè il mio orario da tirocinante è incastrato con il mio orario di lavoro. In ogni caso la scelta della mia attività è caduta sul Natale, proprio perchè questa festività è molto vicina ed anche perchè si collega ad alcune delle attività che le docenti stanno conducendo in classe. La storia che ho letto loro è la seguente:


Gli aiutanti di Babbo Natale            

Molto tempo fa, in un bosco lontano, abitavano tre piccoli gnomi. Si chiamavano Teo, Nico e Tibirò. Non si conoscevano, anzi, non si erano mai incontrati perché il bosco era molto vasto.
Teo se ne stava in giro tutto il giorno a intagliare pezzi di legno. A Nico piaceva invece dipingere foglie e funghi e Tibirò passava le sue giornate a scrivere storie e filastrocche sulla sabbia vicino al ruscello.
I tre gnomi si annoiavano un po'.
- Non so far altro che intagliare legno, chi mai si potrà interessare a me?- si diceva Teo sospirando.
- Non so far altro che dipingere foglie, chi mai si potrà interessare a me?- si lamentava Nico sedendosi sopra un mucchio di foglie colorate.
- Non so far altro che scrivere sulla sabbia, chi mai si potrà interessare a me?- si ripeteva Tibirò, e quasi gli veniva da piangere.
Un bel giorno passò di lì Babbo Natale in persona, cercava materiale per costruire i suoi giocattoli. Camminava lento lento ed era tanto affaticato perché costruire giochi per tutti quei bambini era un lavoro troppo duro per un vecchio come lui. Ad un tratto sentì i singhiozzi di Tibirò e gli si avvicinò dicendo:
- Ciao piccolo gnomo, smetti di piagere e vieni con me. Ho giusto bisogno di qualcuno che mi aiuti.
- Ma io non so far altro che scrivere sulla sabbia... - rispose Tibirò, asciugandosi le lacrime e seguendolo tra gli alberi.
- Troveremo, troveremo qualcosa da farti fare... - diceva Babbo Natale sorridendo dolcemente.
Sul cammino trovarono un altro gnomo che sonnecchiava sopra un mucchio di foglie.
- Ciao piccolo gnomo, svegliati e vieni con me. Ho giusto bisogno di qualcuno che mi aiuti.
- Ma io non so far altro che colorare foglie... - rispose Nico balzando in piedi.
- Non preoccuparti, troveremo qualcosa da far fare anche a te!
Poi camminando si accorsero di uno strano rumore: era Teo che toglieva la corteccia da un ramo.
- Ciao piccolo gnomo, posa quel ramo e vieni con me. Ho giusto bisogno di qualcuno che mi aiuti.
- Ma io non so far altro che intagliare... - rispose Teo balzando.
- Non preoccuparti, troveremo qualcosa che fa al caso tuo!- Babbo Natale era così sorridente che i tre gnomi non dissero altro e lo seguirono.
Arrivarono ben presto nel suo laboratorio, c'erano tanti giocattoli in costruzione, ma nessuno era ancora finito.
Teo trovò un cavallo da intagliare. Nico trovò un trenino da dipingere e Tibirò trovò un libro da scrivere. Come per incanto i tre gnomi si misero a lavorare insieme, felici di rendersi utili. E in men che non si dica Babbo Natale trovò pronti i suoi giocattoli da consegnare.
Da allora Babbo Natale torna in quel bosco a cercare i suoi preziosi gnomi aiutanti.

Dopo avere letto la storia, l'ho riletta una seconda volta, travestendomi da Babbo Natale, con parte dei costumi che le insegnanti hanno acquistato per la recita di Natale che avrà luogo il 16 dicembre (e a cui prenderò parte) e dividendo i bambini in tre gruppi, ognuno dei quali interpretava Teo, Nico e Tibirò. Ovviamente non tutti i bambini hanno risposto al cento pre cento per cento, anzi nemmeno la metà, ma questp non vuol dire che non continuerò a stimolargli, fino ad ottenere una risposta soddisfacente.
Questo è solo l'inizio e seguiranno altre attività molto interessanti e io provvederò a documentarvi, per condividere con voi a pieno la mia esperienza di tirocinio.

venerdì 25 novembre 2011

L'inizio

Il mio viaggio continua e nella mia esperienza a breve termine mi sento soddisfatta...questa mattina ho svolto il tirocinio per un orario più prolungato e ho interagito in prima persona con gli alunni, che sono stati contenti di rivedermi e qualcuno di conoscermi ex novo perchè assente il giorno precedente.
La giornata dei bambini inizia con l'accoglienza che dura circa un'oretta e consiste in attività ludiche, che possono essere pittoriche, di gioco collettivo o di svago puro: questo nell'attività che arrivino tutti i componenti della classe, costituita da 25 bambini. Al loto arrivo i bambini salgono sul trenino, che non è altro che un treno realizzato a muro con dei casellini vuoti, sui cui viene attacato con il velcro il loro nome: ogni cartellino è contraddistinto da un simbolo, diverso da bambino a bambino, ed è riportato anche sugli attaccapanni, così che i bambini possono vedere da sè chi è presente o assente e autonomamente appendono/prendono i propri giubbini. Successivamente si svolgono attvità inerenti al calendario: che giorno della settimana è e com'è il tempo, che giorno del mese è, in quale mese si trovano, in quale stagione; a tutto questo c'è una ripetizione poi:
- di tutti i giorni della settimana, grazie alla ruota della settimana, in cui ad ogni giorno è associato un colore: ai bambini viene consegnato un pennarello e la mestra chiede "Chi è Venerdì?" e il bambino che ha il colore corrispondente alza la mano, e così a seguire;
- di tutti imesi dell'anno, cui corrisponde anche in questo caso una ruota, ma ai bambini viene consegnato un cartellino, con disegnato qualcosa che rappresenta quel mese, e quando la maestra chiede "Chi ha Babbo Natale?", il bambino raggiunge la fila (questo avviene cronologicamente);
- delle stagioni (con lo stesso meccanismo dei mesi dell'anno).
Tutto questo, oltre ad essere insito di tanta cretività e caratterizzato dal gioco, è importante per l'apprendimento temporale dei bambini e per la sequenzialità, che se imparata già da piccoli non avrà ripercussioni in futuro.
Sono seguite attività realtive agli animali dell'autunno, corredate da una storia su questa stagione, che ho letto io e poi io e la maestra abbiamo portato i bambini in palestra: quì abbiamo svolto attività di ogni tipo, ma la più divertente è stata il percorso, in cui i bambini si sono impegnati tantissimo perchè volevano arrivare primi (era una gara maschi contro femmine)...e al termine di quest'ora...tutti a mangiare. Nella scuola c'è la mensa, e i bambini a turno si recano nei locali appositi per consumare il pasto: cosa molto importante riguarda gli alimenti, infatti viene servito loro tutto dal primo alla frutta (qualche volta anche il dolce) compreso di contorno e di natura biologica, proprio per invogliare i bambini ad assaggiare tutto e imparare a gustare tutti i cibi, questo anche con l'aiuto immancabile delle maestre.
Ho conosciuto oggi anche l'altra insengnante della classe:l'impatto positivissimo e notato complicità tra le maestre: cosa questa importantissima, perchè crea un clima sereno e favorisce l'apprendimento.
Ora vi saluto e ci vediamo la prossima volta con il mio lavoro.

lunedì 21 novembre 2011

L'accoglienza!

E si ricomincia!!
Oggi ha avuto inizio la mia nuova avventura del tirocinio, questa volta, però, oltre ad essere diversa la sede, cioè la scuola dell'Infanzia, è diversa anche la località, infatti mi trovo a Roma, nella scuola dove presto servizio.
Il contatto con la referente del tirocinio è avvenuto telefonicamente, a causa dei vari impegni di entrambe, ma in ogni caso non è statoun problema, perchè già da Venerdì avevo avuto tutte le indicazioni: in che aula recarmi, a che ora e quali erano le inseganti cui dovevo fare riferimento. Essendo nella scuola ho quasi subito associato le insegnanti ai volti e in soprattutto ho collegato l'età dei bambinidella classe: tutti i miei pensieri, infatti, stamattina hanno avuto conferma e con grande gioia, posso dire. La mia associazione è stata possibile, anche perchè le docenti accoglienti erano le insegnanti della bambina che seguo sul sostegno nella scuola primaria e quindi già sapevo che mi sarei trovata davanti bambini di tre anni.
Quando sono entrata in classe, la cosa più bella è stato vedere il sorriso dell'insegnante di classe e le sue parole,che mi hanno fatto capire che mi stava aspettando (e io ero arrivata in ritardo a causa dei mezzi, che una volta passano e cento no): immediatamente sono stata presentata alla classe come un'insegnante che avrebbe fatto loro compagnia per qualche periodo e che era lì per imparare a lavorare con i bambini più piccoli. Questi ultimi mi hanno guardato incuriositi, dal basso verso l'alto (essendo io molto alta) e mi hanno sorriso, anche con un po' timore a dire il vero: siamo, però, subito entrati in contatto e abbiamo avuto modo di socializzare, perchè la maestra, essendo in quel momento assente la collaboratrice scolastica, doveva accompagnare i bambini in bagno,e io ho fatto compagnia a coloro che sono rimasti in classe, i quali mi hanno raccontato qualcosa su di loro, ad esempio che hanno una cugina con il mio stesso nome, e mi hanno fatto diverse domande per conoscermi.
In seguito ho potuto confrontarmi con l'insegnante di classe, che mi ha speigato come è scandita la giornata, da quando arrivanoa scuola, fin quando escono, del percorso che effettueranno nel corso dell'anno, dei vari progetti correlati e mi ha mostrato il quaderno delle attività già svolte e quelle in previsione e future di un bambino, e la programmazione, sia annuale, sia inerente al periodo in coros, sia quella relativa ai campi d'esperienza della scuola dell'infanzia. Inoltre mi ha dato ampia libertà per quanto rigurda l'organizzazione dell'orario, da conciliare con il mio orario di servizio, sconsilgiandomi il pomeriggio, in quanto i bambini per lo più dormono, e l'attività da svolgere in classe, alla cui già sto pensando da un po' e che la maestra mi ha subito accordato, assicurandomi la sua massima collaborazione.
Abbiamo intervallato il nostro dialogo alle attvità da svolgere con i bambini, durante le quali abbiamo drammatizzato la fiaba di Cappuccetto Rosso: i maschietti interpretavano il lupo, le femminucce Cappucetto Rosso, la maestra la mamma e il lupo grande ed io la nonna: è stato divertente e motivante e mi ha fatto iniziare questa esperienza con grande entusiasmo. In collegamento con Cappuccetto Rosso, ho colorato-incollato insieme a loro una scheda raffigurante la bambina, un albero e il lupo che vi si nasconde dietro, utilizzando, però, carta di diversa tipologia, che era già tagliata a misura e che i bambini dovevano applicare sullo spazio loro indicato.
Tutto questo si è svolto nell'arco di una sola ora, ma ha aperto già la mia mente per incamerare quanto più possibile c'è da apprendere, oltre a sviluppare la mia fantasia, perchè per lavorare in questa scuola ce ne vuole tanta.
Per il momento mi fermo quì, ma ci risentiremo presto, perhè la mia avventua continua e spero, che oltre ad insegnare a me, possa essere d'aiuto anche a voi!