lunedì 28 novembre 2011

Lo svolgimento - Diario di bordo 1

Prima di raccontare quanto accaduto oggi, voglio aggiungere una cosa la post precedente: accanto al cartellone dei giorni della settimana è presente un altro cartellone con l'elenco dei simboli che contraddisnguono i bambini, simboli che accompagneranno i bambini per tutto il corso della scuola dell'infanzia, e che ogni giorno viene aggiornato perchè vengono designati due bambini, di solito un maschio e una femmina, come aiutanti della maestra: questa è una scelta importante perchè permette ai bambini di prendersi delle responsabilità e di rispettare delle piccole regole. Il compito degli aiutanti è quello di aprire la fila quando si va in bagno, a mensa o in palestra, distribuire i fogli delle singole attività che svolgono durante la giornata ed altre piccole cose: ovviamente i compiti aumentano di difficoltà con la crescita.
Ma torniamo ad oggi: questa mattina ho condotto tutte la attività dell'accoglienza e quelle successive, relative ai giorni della settimana, al tempo meteorologico, ai mesi dell'anno e alle stagioni: l'impatto per i bambini è stato positivo, addirittura mi guardavano divertiti, ma non per questo non hanno svolto quanto sono abituati a fare con le loro insegnanti, e questo è stato molto gratificante. Come anche è gratificante che i bambini mi reputano un'insegnante della classe a tutti gli effetti, anche se solo per qualche periodo, perchè le insegnanti accoglienti non hanno avuto alcuna difficoltà ad accettarmi, a farmi sentire parte attiva della classe, a darmi tutta la loro disonibilità per rendere la mia esperienza il più possibile positiva, dandomi tutte le informazioni necessarie per la mia formazione, aiutandomi nell'attività da svolgere per il tirocinio e anche per il mio lavoro.
Questa mattina inoltre ho iniziato la mia attività di tirocinio, che premetto sarà frammentata, primo perchè i bambini sono piccoli e non posso presentare loro i contenuti tutti insieme, secondo perchè dcevono alternarla con le attività della classe e terzo perchè il mio orario da tirocinante è incastrato con il mio orario di lavoro. In ogni caso la scelta della mia attività è caduta sul Natale, proprio perchè questa festività è molto vicina ed anche perchè si collega ad alcune delle attività che le docenti stanno conducendo in classe. La storia che ho letto loro è la seguente:


Gli aiutanti di Babbo Natale            

Molto tempo fa, in un bosco lontano, abitavano tre piccoli gnomi. Si chiamavano Teo, Nico e Tibirò. Non si conoscevano, anzi, non si erano mai incontrati perché il bosco era molto vasto.
Teo se ne stava in giro tutto il giorno a intagliare pezzi di legno. A Nico piaceva invece dipingere foglie e funghi e Tibirò passava le sue giornate a scrivere storie e filastrocche sulla sabbia vicino al ruscello.
I tre gnomi si annoiavano un po'.
- Non so far altro che intagliare legno, chi mai si potrà interessare a me?- si diceva Teo sospirando.
- Non so far altro che dipingere foglie, chi mai si potrà interessare a me?- si lamentava Nico sedendosi sopra un mucchio di foglie colorate.
- Non so far altro che scrivere sulla sabbia, chi mai si potrà interessare a me?- si ripeteva Tibirò, e quasi gli veniva da piangere.
Un bel giorno passò di lì Babbo Natale in persona, cercava materiale per costruire i suoi giocattoli. Camminava lento lento ed era tanto affaticato perché costruire giochi per tutti quei bambini era un lavoro troppo duro per un vecchio come lui. Ad un tratto sentì i singhiozzi di Tibirò e gli si avvicinò dicendo:
- Ciao piccolo gnomo, smetti di piagere e vieni con me. Ho giusto bisogno di qualcuno che mi aiuti.
- Ma io non so far altro che scrivere sulla sabbia... - rispose Tibirò, asciugandosi le lacrime e seguendolo tra gli alberi.
- Troveremo, troveremo qualcosa da farti fare... - diceva Babbo Natale sorridendo dolcemente.
Sul cammino trovarono un altro gnomo che sonnecchiava sopra un mucchio di foglie.
- Ciao piccolo gnomo, svegliati e vieni con me. Ho giusto bisogno di qualcuno che mi aiuti.
- Ma io non so far altro che colorare foglie... - rispose Nico balzando in piedi.
- Non preoccuparti, troveremo qualcosa da far fare anche a te!
Poi camminando si accorsero di uno strano rumore: era Teo che toglieva la corteccia da un ramo.
- Ciao piccolo gnomo, posa quel ramo e vieni con me. Ho giusto bisogno di qualcuno che mi aiuti.
- Ma io non so far altro che intagliare... - rispose Teo balzando.
- Non preoccuparti, troveremo qualcosa che fa al caso tuo!- Babbo Natale era così sorridente che i tre gnomi non dissero altro e lo seguirono.
Arrivarono ben presto nel suo laboratorio, c'erano tanti giocattoli in costruzione, ma nessuno era ancora finito.
Teo trovò un cavallo da intagliare. Nico trovò un trenino da dipingere e Tibirò trovò un libro da scrivere. Come per incanto i tre gnomi si misero a lavorare insieme, felici di rendersi utili. E in men che non si dica Babbo Natale trovò pronti i suoi giocattoli da consegnare.
Da allora Babbo Natale torna in quel bosco a cercare i suoi preziosi gnomi aiutanti.

Dopo avere letto la storia, l'ho riletta una seconda volta, travestendomi da Babbo Natale, con parte dei costumi che le insegnanti hanno acquistato per la recita di Natale che avrà luogo il 16 dicembre (e a cui prenderò parte) e dividendo i bambini in tre gruppi, ognuno dei quali interpretava Teo, Nico e Tibirò. Ovviamente non tutti i bambini hanno risposto al cento pre cento per cento, anzi nemmeno la metà, ma questp non vuol dire che non continuerò a stimolargli, fino ad ottenere una risposta soddisfacente.
Questo è solo l'inizio e seguiranno altre attività molto interessanti e io provvederò a documentarvi, per condividere con voi a pieno la mia esperienza di tirocinio.

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